La quaresima e le ferie delle pasticcerie

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Godo Coldolce
Godo Coldolcehttps://www.godocoldolce.it
Art director, copywriter e goloso, ha creato numerosi siti di varia natura fra cui Radio Pereira e Godocoldolce.

 

Pasticceria in ferie

Con la fine del carnevale nella nostra cultura di stampo cattolico ha inizio la quaresima, il tempo che porta alla Pasqua. Storicamente si tratta – fra sacro e profano – di un periodo di digiuni e sobrietà che seguono, e dovrebbero compensare, gli eccessi del carnevale in omaggio alla logica cattolica del “delitto e castigo” e “peccato ed espiazione”, cioè alla logica del senso di colpa.
Per questo motivo quello della quaresima è il periodo preferito dalle pasticcerie per andare in ferie.
Se da un lato questa alternanza di eccesso e rinuncia e in questo caso una pausa dagli zuccheri, può avere un senso anche salutare, dall’altro è inevitabile considerare che i golosi viziati tutto l’anno dai loro pasticceri di riferimento (e non) conoscano in questi periodi vere e proprie crisi d’astinenza venendo a mancare con le ferie delle pasticcerie non solo il rigoglioso sapore dei fritti carnascialeschi ma anche il minimo sindacale di una brioche decente – o eccellente – tutte le mattine.
Conosco persone che nell’ultimo giorno di apertura prima delle ferie della propria pasticceria si comprano un numero di brioche pari ai giorni di chiusura da congelare e centellinare giorno per giorno.
Conosco anche un poeta che su questo tema ha scritto una poesia breve e intensa. Non inganni la capacità di far sorridere, lì dietro c’è sofferenza vera.

 

Declino di una civiltà

Ci sono leggi
in questo paese in agonia
che non sono serie
come quella – odiosa –
che consente alle pasticcerie
di chiudere per ferie.

da Amore e il Resto del Mondo – Cesare Blanc Editore

www.andreamarzi.it

 

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