Oggi Godo continua a sfogliare un breve ricettario di cucina Zen tradizionale dell’antico Giappone, che raccoglie aneddoti sulle scelte dei monaci buddisti Zen che ancora selezionano e prepararano il cibo in modo da garantirsi longevità e ringiovanimento.
Seguo dunque alcuni dei consigli dispensati dall’autore:
“Cucinare – non vuol dire copiare pedissequamente una ricetta – dev’essere una creazione vera e propria. La regola d’oro è che il piacere di creare rende il cibo più succulento.”
Così dopo aver provato il gusto di impastare la frolla zen, ho provato a riempirla con una crema a base di acqua, che può essere servita anche fredda, ma che trovo deliziosa cotta nella crostata senza zucchero.
Sbucciare la stessa quantità di mele e di zucca da far saltare in padella per 15 minuti in 2 cucchiai di olio di mais.
Durante la cottura aggiungere 1/2 tazza d’acqua, la cannella, la noce moscata e un pizzico di sale.
La crema andrà versata in una coppa e messa a bagno nell’acqua fredda, prima di essere cosparsa di croccanti mandorle tostate e tritate.
Anche in questa ricetta mancherebbe lo zucchero, ma “creando”, l’ho aggiunto insieme all’uovo e al latte.
Che ne pensate?
“Quelli che in Giappone vanno sotto il nome di yin e yang, in Europa sono indicati con i termini chimici di acidità e alcalinità. I cibi acidi sono ricchi di potassio, quelli alcalini di sodio. Lo yin si espande e lo zucchero è yin”, si espande!
ad maiora
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Per una crostata zen: Crema dolce di mele e zucca, 9.7 out of 10 based on 3 ratings
Per una crostata zen: Crema dolce di mele e zucca
“Oggi 28 giugno in Giappone è il giorno del parfait「パフェの日」.”
Dice la blogger di Giappone Mon Amour!
Oggi Godo continua a sfogliare un breve ricettario di cucina Zen tradizionale dell’antico Giappone, che raccoglie aneddoti sulle scelte dei monaci buddisti Zen che ancora selezionano e prepararano il cibo in modo da garantirsi longevità e ringiovanimento.
Seguo dunque alcuni dei consigli dispensati dall’autore:
“Cucinare – non vuol dire copiare pedissequamente una ricetta – dev’essere una creazione vera e propria. La regola d’oro è che il piacere di creare rende il cibo più succulento.”
Così dopo aver provato il gusto di impastare la frolla zen, ho provato a riempirla con una crema a base di acqua, che può essere servita anche fredda, ma che trovo deliziosa cotta nella crostata senza zucchero.
Anche in questa ricetta mancherebbe lo zucchero, ma “creando”, l’ho aggiunto insieme all’uovo e al latte.
Che ne pensate?
“Quelli che in Giappone vanno sotto il nome di yin e yang, in Europa sono indicati con i termini chimici di acidità e alcalinità. I cibi acidi sono ricchi di potassio, quelli alcalini di sodio. Lo yin si espande e lo zucchero è yin”, si espande!
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Cristina Principale
Golosa dal 1984. Storica dell’arte, e-writer e fotografa. Lavora nell’editoria, dedita al teatro e alla cucina.
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