Oh Sacripantina!

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Cristina Principale
Cristina Principale
Golosa dal 1984. Storica dell’arte, e-writer e fotografa. Lavora nell’editoria, dedita al teatro e alla cucina.

Non amo le visite guidate nei musei, né mi fido delle indicazioni di ristoranti che si trovano online, ma quando viaggio ho due guru di riferimento per quanto riguarda la grande offerta di dolci che quasi ogni posto in Italia propone.

godocoldolce.it è nato proprio per questo: appuntare ricordi sensoriali, raccontare storie culinarie e consigliare spunti golosi. “Non plus ultra”, come scrive Davide Paolini che ha pubblicato tra le varie guide del Gastronauta, anche quella intitolata “Pasticcerie golose”. Prima di partire appunto le sue preferenze, quando rientro cerco le ricette migliori ne “Il nuovo oracolo delle torte” Edizioni del Baldo 2012. Sono due strumenti indispensabili al dolce-nauta!

La valigetta del dolce-nauta_fotografia Cristina Principale
La valigetta del dolce-nauta_fotografia Cristina Principale

Nell’ultima occasione ho scoperto Genova, i suoi pasticcini e la immancabile Sacripantina (ma non solo!). Degno di nota anche un delizioso sorbetto alla mela con Calvados, preparato in un antico ristorante del centro storico. Non è molto, lo so, ma assicuro che scoprire la Sacripantina, vale tanto. La ricetta ne descrive già l’apporto calorico:

Ingredienti

500 grammi di Pan di Spagna (cliccando, la ricetta)

200 di burro

200 di zucchero a velo

1 bicchierino da liquore di caffè ristretto

1/2 bicchierino di Marsala

 4 biscotti secchi

4 amaretti

50 grammi di cacao in polvere

Pronti?

Lavorare il burro in una ciotola con 150 grammi di zucchero a velo fino ad ottenere una crema morbida alla quale aggiungere il caffè e il Marsala. Dividere la farcia in 2 parti; in una incorporare il cacao. Dividere il disco di Pan di Spagna in 6 parti, riponendone il primo nello stampo in cui lo si è cotto, bagnato di Marsala. Si dovrà poi spalmare parte della crema al cacao, coprire con la seconda parte di Pan di Spagna e crema bianca, e completare così alternando strati bigusto fino ad un ultimo livello di crema. Coprire con un foglio di carta da forno, e un peso (uno stampo appena più piccolo per esempio), di modo che tutti gli strati aderiscano tra loro. Riporre il super dolce in frigorifero per circa 4 ore (tempo di refrigerazione consigliato anche per il Tiramisù). Nel contempo sbriciolare finemente biscotti e amaretti, mescolandoli allo zucchero a velo rimanente. La polvere profumata ottenuta andrà adagiata con leggerezza a guarnire la torta, un’ora prima che esca dal frigo.

 EPICA, come Sacripante da cui prende il nome!

Ad maiora

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