Crostatine con cuore fondente

Ingredienti per 6 porzioni

Cioccolato in festa_fotografia Cristina Principale

Cioccolato in festa_fotografia Cristina Principale

600 grammi di farina bianca
120 grammi di zucchero
100 di burro
6 uova intere
1 cucchiaio di latte
1 arancia
1/2 cucchiaino di lievito

Per il ripieno

300 grammi di cioccolato fondente
150 grammi di mandorle
5 cucchiai di marmellata d’uva

1 cucchiaio di liquore
cannella

– Versare la farina setacciata a fontana, incorporare al centro il burro ammorbidito a temperatura ambiente, lo zucchero, il lievito stemperato nel latte tiepido, 2 uova intere e 4 tuorli e infine profumare con la scorza di una arancia grattugiata. Impastare fino ad ottenere un composto morbido e compatto. Stendere la pasta ottenuta con un matterello in uno strato sottile da porzionare con un tagliapasta o con il bordo di un bicchiere, e disporre i dischi nella teglia-stampo per i muffin o nelle apposite formelle in alluminio da crostatine, avendo cura di conservarne una parte per richiudere il ripieno.

– Tostare le mandorle in forno o in un padella antiaderente, per poi tritarle e amalgamarle al cioccolato tagliato a pezzi e la marmellata. [Aromatizzare volendo con 1 cucchiaio di liquore Centerbe o all’anice e qualche pizzico di cannella].

– Riempire la pasta delle tortine già disposte nella teglia con l’impasto di mandorle, cioccolato e marmellata, richiudendo con i dischetti di pasta, preparati precedentemente. Cuocere in forno già caldo a 200° per 20 minuti.

Ottime raffreddate e cosparse di zucchero a velo! Ad maiora

I biscotti dello chef: cioccolato fondente 70% con zucchero di canna

Anche gli chef fanno i biscotti! Sul finire di questo 2013, possiamo proprio ammettere che sia stato un anno concentrato sul cibo e sulle relazioni tra il cibo e le sue manifestazioni nell’arte e nella società. Chef, celebrati come star del cinema, hanno affollato il nostro immaginario come fossero giudici quotidiani delle nostre attività culinarie. Dal punto di vista mediatico-culturale questo ha portato ad un evidente attenzione alla diversificazione del cibo, incentivando la creatività competitiva di moltissimo pubblico, ma ha reso sempre più inaccessibili avvicinarsi alle stelle della cucina. Ringraziamo proprio per questo lo chef Fabio Drudi che con generosa semplicità ci ha fatto un dono per Natale: la sua ricetta per biscottini al cioccolato da fine pasto.

I biscottini dello chef Drudi_fotografia Cristina Principale

I biscottini dello chef Drudi_fotografia Cristina Principale

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Dolce di ricotta uvetta e frutta candita

La saga dei dolci alla ricotta è infinita! Qui presentiamo un dessert tradizionale in cui la ricotta cuoce al forno con pochissima farina e senza lievito, profumata da frutta candita e scorza di limone.

Impasto con la ricotta_fotografia Cristina Principale

Impasto con la ricotta_fotografia Cristina Principale

Ingredienti per 6 porzioni

500 grammi di ricotta
solo 60 grammi di farina
100 di zucchero bianco
100 di frutta candita
4 uova intere
la buccia grattugiata di un limone
50 grammi di uvetta sultanina

Lavorare i tuorli d’uovo con lo zucchero e la buccia del limone grattugiata. Procedere aggiungendo la ricotta, la farina e l’uvetta già ben mondata e i frutti canditi colorati. Sbattere a neve soda gli albumi da mescolare delicatamente all’impasto. Scegliere per la cottura uno stampo a bordi alti (22 o 24 cm in base all’altezza che si desidera conferire) da imburrare e spolverizzare di zucchero miscelato a pangrattato. Si abbia cura di versare il composto lentamente di modo da far aderire l’impasto morbido alle pareti, prima della cottura a 180° per circa mezz’ora. Sfornare lasciando che il dolce diventi tiepido per poi capovolgerlo e servirlo su un piatto argentato per esaltarne i colori del ripieno!

Ad maiora

L’antica ricetta dei fagottini di mele

Sembra un’antica ricetta quella per preparare i fagottini di mele secondo  “Il nuovo oracolo delle torte” Edizioni del Baldo 2012. Morbidi ma fragranti sono davvero i migliori energetici della stagione autunnale. Adatti alla prima colazione, come si usa in alcune città, senza dubbio speciali per la merenda, se caldi e ben accompagnati.

Fagottino di mele della Pasticceria Serafino di Pesaro in una fotografia di Cristina Principale per godocoldolce.it

Fagottino di mele della Pasticceria Serafino di Pesaro in una fotografia di Cristina Principale per godocoldolce.it

Il primo suggerimento per una preparazione pratica è acquistare una confezione di pasta sfoglia già pronta, come se ne trovano di molto buone sul mercato.
Serviranno anche
4 mele
8 amaretti
la scorza grattugiata di 1 limone
3 cucchiai di zucchero
circa 1/2 bicchiere di latte intero
cannella (se si vuole)

Preparazione

Sbucciare le mele, tagliandole a fettine sottili  e sbriciolare lentamente gli amaretti, da unire insieme alla scorza grattugiata del limone, lo zucchero e 1 cucchiaio di eventuale cannella (molti non la gradiscono).
Stendendo la pasta sfoglia, si ottengano dei rettangoli di pasta grandi quanto il palmo di una mano, sui quali appoggiare il composto delle mele con gli ingredienti elencati. Procedere chiudendoli sui lati, appoggiando al centro altre fettine di mele a decorare, o portando i lembi  del rettangolino di pasta verso l’alto come a chiudere un fazzoletto, avendo cura di inumidire le punta delle dita con dell’acqua fredda, premendo in modo che il ripieno non fuoriesca. Spennellarne la superficie infine con del latte intero prima di riporli su una placca da forno rivestita di carta, infornando per circa 15 minuti a 200° fino a raggiungere una adeguata doratura.

Il secondo suggerimento è cospargerli di granellini di zucchero o servirli accompagnati da una coppetta di zabaione.

Ad maiora

I pancakes dell’american breakfast

La domenica mattina è il giorno ideale per fare colazione con gli amici. Soprattutto per chi è uno studente o un lavoratore fuori sede la colazione all’americana può essere un ottimo espediente per non passare la giornata da soli. Per chi ha origini meridionali la domenica è sinonimo di pranzo dalla mamma o, ancora meglio, dalla nonna, ma trovarsi lontani dalle proprie radici non è un buon motivo per lasciarsi annoiare e intristire dall’unico giorno libero della settimana. E no, la domenica bisogna proprio gustarsela, a partire dalla colazione. Come dicevo, l’american breakfast è un eccellente modo per trascorrere il tempo in compagnia degli amici. Più un brunch, in realtà, per noi italiani abituati al fugace caffè con cornetto delle 8.00 del mattino. Qui invece abbiamo proprio un pasto completo: uova strapazzate accompagnate da pancetta croccante e pane tostato, succo d’arancia e, dulcis in fundo, i golosissimi pancakes. Dolce tipico della prima colazione americana, queste dolci frittelle sono semplicissime da preparare:

Ingredienti

250 gr. di farina 50 gr. di burro, mezzo cucchiaino di sale, 4 uova, 400 ml di latte, una bustina di vanillina e una bustina di lievito per dolci, 30 gr. di zucchero

Pancakes ammericani_Daria D'Acquisto

Come procedere

Ottenere il composto è davvero facile. Basterà separare i tuorli dagli albumi e sbattere i primi aggiungendo il latte ed il burro fuso già fatto raffreddare, per evitare di “fare una frittata”. Quindi setacciare le polveri, farina, lievito e vanillina ed unirle a pioggia al composto liquido, mescolando con calma e costanza per evitare grumi. Quindi, montare i bianchi con il sale e lo zucchero. Dovranno essere a neve, ma non troppo ferma, per poterli unire senza difficoltà al resto del composto. Infine, scaldare un padellino antiaderente precedentemente imburrato e versarvi un mestolo scarso di pastella, per ottenere una ventina di pancake del diametro di circa 10 centimetri. Le frittelle vanno girate sui due lati per una cottura uniforme e cotte a fuoco moderato in modo che abbiano il tempo di crescere e cuocersi uniformemente anche all’interno. Portate in tavola con tutti i condimenti che riuscite a immaginare: perfetto lo sciroppo d’acero, ma se non lo trovate, anche una buona marmellata fatta in casa o del miele saranno perfetti come condimento. E ovviamente non dimenticate di indossare un bel sorriso portando in tavola l’american breakfast.