L’idea per questa disquisizione nasce da un pasto in compagnia di due splendidi amici che conducono una sorta di piccola battaglia contro il prezzemolo e lo zucchero a velo. Il prezzemolo si abbina ad ogni piatto, sta bene dappertutto? No. Personale e modestissimo parere di tre commensali riuniti una domenica qualunque in un ristorante bolognese. Nel vastissimo mondo dei dolci il prezzemolo è facilmente identificabile con lo zucchero a velo, ma vorrei prima spezzare una lancia in favore del suo utilizzo:
Si riesce ad immaginare un canestrello senza lo zucchero a velo?
In questo caso la presenza dello zucchero è fondamentale altrimenti cosa si addenta? Un a-canestrello o un alfa-canestrello: un canestrello privato di qualcosa. Ma quando ci sediamo in un ristorante e a fine pasto ordiniamo una semplicissima (ma assolutamente non banale) panna cotta al caramello, è proprio necessario che arrivi cosparsa o meglio seppellita da una coltre di zucchero a velo? Si può parlare di alfa-pannacotta??? No. Lo zucchero a velo non sta bene dappertutto. Per questo motivo oggi proponiamo una ricetta semplicissima che prevede l’uso del canestrello con il suo inseparabile zucchero a velo (ma non il prezzemolo). Li abbiamo chiamati “Canestrelli Pollock” in onore del maestro fondatore della tecnica del “dripping”, che consiste nel versare gocce di colore sulla tela invece di utilizzare il pennello.
Gli ingredienti sono:
canestrelli
cioccolato bianco
cioccolato fondente
frutta secca
Disporre i canestrelli su un vassoio. Sciogliere i due tipi di cioccolato a bagnomaria separatamente. Immergere la frutta secca nel cioccolato fuso e disporla nel centro del canestrello. Riempire due sac à poche con il cioccolato fuso da far gocciolare sui canestrelli. E prima che il cioccolato si indurisca del tutto si spolverino i biscotti con granella di pistacchio. Lasciar raffreddare e servire.