…semplicemente Pan di Spagna

Un’efficace soluzione per un buon Pan di Spagna: proporzionare il peso di 3 (o multipli di 3) uova medie fresche a quello di zucchero semolato e farina, mescolando in un unico impasto giallo con 1 bustina di lievito vanigliato, prima della cottura a 180° fino alla doratura. Lasciare riposare circa 10 minuti nel forno spento prima di estrarre.

Per un risultato meno spugnoso, montare a neve separatamente con un pizzico di sale gli albumi, da incorporare come ultimo ingrediente.

Il Pan di Spagna di Godo_fotografia Cristina Principale

Il Pan di Spagna di Godo_fotografia Cristina Principale

 

Babà al rum

Ri-cucino il testo de “Il nuovo oracolo delle torte” Edizioni del Baldo 2012

“Questo dolce ebbe origine per un fortuito gesto del principe polacco Stanislao Leszczinski, un tempo re di Polonia […] che durante un momento di malumore scagliò il dolce che gli veniva servito quasi quotidianamente contro una bottiglia di rum, acquavite dolce derivata dalla canna da zucchero. Ne nacque il babà al rum, così chiamato perché dedicato al famoso Alì, personaggio de “Le mille e una notte”, una delle letture preferite del sovrano polacco. Il babà arrivò presto a Parigi e a Napoli al seguito dei ‘monsù’, i cuochi francesi che prestavano servizio alla corte dei Borboni. A Napoli assunse la caratteristica forma a fungo o cappello dei cuochi; la pasta divenne più morbida e venne eliminata l’uvetta presente nella versione di origine. Il dolce ha assunto un’importanza tale nella cultura enogastronomica napoletana da diventare anche un modo di dire: nu’ babbà definisce una persona dolce, squisita o in grado di compiere difficili imprese.”

GIALLA crema pasticcera

Crema pasticcera gialla

La stessa sacralità della cerimonia del tè giapponese, appartiene ai pomeriggi d’inverno in cui, in casa, ricordo di aver assistito alla preparazione di una tazza di crema. Sbucciando un limone, pesando lo zucchero, sciogliendo lentamente la farina nel latte. Attorno al fuoco in attesa del bollore, si compiva la celebrazione del dolce.

Mia nonna poi ci aggiungeva quella che tutte le volte appariva una sorpresa: un cerchietto di cioccolato fondente! Da lei ho imparato che quando la si prepara, la crema, va pazientemente mescolata sempre nello stesso verso, avendo cura che non si addensi troppo e che il colore brilli quanto il cucchiaino!

Ingredienti per 1 litro di crema

1 lt di latte intero fresco
6 tuorli d’uovo
1 bustina di vanillina
la scorza di un limone non trattato
6 cucchiai di zucchero semolato
3 di farina
3 di fecola di patate

Suggerimenti per la preparazione e la cottura

Mescolare lentamente gli ingredienti nel latte evitando che si creino grumi e portare a bollore avendo cura di girare con una frusta sempre nello stesso verso con ritmo sostenuto fino ad ottenere la consistenza più o meno liquida che si gradisce. Raffreddare  a temperatura ambiente facendo aderire un foglio di pellicola da cucina sulla superficie di modo che non si crei una patina increspata.

Variante per la preparazione

Nel tramandare ricette per dessert domestici, si assimilano esperienze antiche. Questo appena descritto è solo uno dei modi, ma si possono raccogliere altri suggerimenti; c’è chi per esempio usa il procedimento contrario: montando prima  in una ciotola gli ingredienti (tuorli, zucchero, farina e fecola) da colare a filo poi nel latte già bollente  e già filtrato, aromatizzato con la scorza intera di un limone, per poi mescolare tutto assieme, lasciando bollire ancora 3/4 minuti.