AROMA estivo

Cari amici di Godo, dovete sapere che il caffè estratto con il pressofiltro, è adatto ad essere trasformato in caffè freddo. Otterremo infatti un caffè freddo profumato e molto aromatico, senza utilizzare troppo caffè e senza estrarre troppa caffeina, l’ideale per goderne più volte nella giornata.

caffè freddo speziato_foto AROMA

Preparatene quindi una bella caraffa facendo più estrazioni come vi abbiamo indicato precedentemente e tenetela al fresco in frigorifero. Potete raffreddarlo al naturale e aggiungere solo di volta in volta lo zucchero (utilizzate lo Zefiro, solubilissimo in un istante).

Se aggiungete un poco di polvere di cannella o di cardamomo alla polvere di caffè dentro l’infusiera, otterrete un raffinatissimo caffè speziato, con fantastiche note orientali, che potrete servire freschissimo e zuccherato in bicchieri di vetro decorati, accompagnato con dolcetti di pasta di mandorle.

 

Oppure potete mettere cubetti di ghiaccio in un bicchierone tipo tumbler, aggiungere due dita di latte di mandorla liquido (noi utilizziamo il latte di mandorla Maglio) e aggiungete il caffè freddo amaro. Mescolate come per un cocktail e gustatevi questa meraviglia dissetante e profumata.

caffè al latte di mandorla_foto AROMA

Non perdetevi nemmeno la versione latte macchiato freddo (che io adoro) con squisito latte fresco intero alta qualità, una macchia di caffè freddo, zucchero se volete, il tutto in maxi bicchierone o tazzona a spicchi, magari con una fantastica fetta di crostata fatta in casa e lasciata la notte in  frigorifero, per una colazione freschissima anti solleone, energetica e coccolosa.

Sotto questo sole

Cari amici di Godocoldolce,

stremati come voi tutti dalla calura che imperversa, noi di Aroma, abbiamo pensato di tenere fede alla promessa di iniziare ad illustrarvi i metodi alternativi alla moka per estrarre il caffè ma, nel contempo ci fa piacere suggerirvi  alcune ricette rinfrescanti per questa torrida estate. Vi suggeriremo come preparare il caffè con il pressofiltro.

E’ un metodo molto interessante, poco utilizzato in Italia, dato che siamo un po’ schiavi della crema sulla tazzina (totalmente mancante nell’infusione), ma che esalta le qualità aromatiche dei caffè più preziosi.

La polvere di caffè viene lasciata in infusione in acqua non bollente per alcuni minuti, in questo modo, rilascia le note più sottili e i profumi più delicati.

Come procederecaffè in infusione_foto AROMA

  • Si utilizza una infusiera (pressofiltro) come per il the in foglia o le tisane.
  • La dose è di24 g. di caffè in 300 ml di acqua per ottenere 2-3 tazze di infuso.
  • Scaldate dell’acqua pura o minerale naturale: deve essere calda (tra gli80°Ce gli86°C), ma non deve bollire, versatela sul caffè macinato che avrete messo sul fondo della infusiera, mescolate e lasciate in infusione per 3 o 4 minuti.
  • Filtrate dolcemente abbassando lo stantuffo e versate tuttoil caffe’, ripartendolo bene nelle tazze per distribuire in modo equilibrato tutto l’infuso.

“Il consiglio in più”

  • Non lasciate acqua e caffè nell’infusiera, vuotatela tutta, in quanto se rimanesse dell’infuso all’internoil caffècontinuerebbe ad essere estratto con risultati di gusto poco piacevoli.
  • Lavate l’infusiera con acqua calda e curate di eliminare ogni traccia della polvere di caffè dell’infusione precedente, smontando bene le  parti mobili dello stantuffo.
  • Fate esperimenti, cambiando minuti di infusione e quantità di caffè, otterrete risultati differenti fino a trovare un vostro personale equilibrio.

QUARK CHARMING, un piacere da scoprire

Cari Amici,
AROMA ci conduce alla scoperta dell’emozionante mondo degli abbinamenti tra crues di caffè e crues di cacao, un binomio esplosivo sotto il punto di vista dei sapori, al punto tale che per illustrarcelo fanno addirittura quattro passi nel mondo della fisica, per il tempo di una tazzina:

Carissimi Amici di Godocoldolce
Giorni fa abbiamo letto questa affascinante definizione:

“Il sapore è un numero quantico delle particelle elementari correlato alle loro interazioni deboli”

Cioè, in fisica, la parola sapore definisce i vari tipi di quark e le relazioni tra le particelle.
A noi ha colpito in particolare il QUARK CHARMING, altrimenti detto TERZO SAPORE che sembra essere una descrizione particolarmente riuscita di ciò che avviene quando delle deliziose particelle, una di cacao e una di caffè si incontrano sul nostro palato e…simpatizzano in un piccolo BIG BANG di sapori che esplode e che persiste a lungo amplificandosi sul palato 😉
Secondo noi, la sensazione più affascinante che scaturisce durante la degustazione abbinata di crues, è proprio quelle di avvertire un TERZO SAPORE, che nasce dalla fusione dei sapori nel nostro palato.
Il TERZO SAPORE può essere codificato per quanto attiene i primi due componenti, ma per quanto riguarda il TERZO SAPORE vero e proprio la faccenda si fa molto più personale: ovvero ognuno di noi potrebbe avvertire il SUO TERZO SAPORE.
Nel nostro locale puntiamo molto sul binomio caffè e cioccolato e, dopo molti anni di esperienza con incredibili artigiani del gusto, abbiamo raggiunto una notevole quantità di “QUARK CHARMING”.
E’ importante anche considerare che la degustazione combinata tra caffè di alta gamma e i crues di cacao va affrontata con i piedi di piombo, in quanto, i prodotti di personalità spiccata possono creare, dalla loro unione sul palato, dei risultati poco gradevoli, amplificando note particolari o creando un terzo sapore poco attraente.
Tanto per capirci, è molto più semplice abbinare un caffè “banalotto” ad un cioccolato “commerciale”: il risultato è abbastanza gradevole, pur senza entusiasmi. (Tipico caso: il cioccolatino un po’ “stinfietto” che viene appoggiato sul piattino dell’espresso da 6 meno meno meno).
Addentrarsi nel mondo della degustazione di crues di cacao e di caffè può invece regalare emozioni deliziose e sensazioni gustative uniche, molto appaganti.
Quelli che troverete di seguito, sono abbinamenti tra straordinari caffè e crues di cacao che noi di AROMA abbiamo realizzato con prodotti di MAGLIO e DOMORI per i cacao e di LEONARDO LELLI per i crues di caffè (detti anche monorigine).

Aroma - estrazione caffè in pressofiltro

 

Cambia il metodo di preparazione
(espresso, turca o infusione)
I caffe’ e i cacao
Con risultati davvero sorprendenti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ESPRESSO

Caffé:   SUL DE MINAS PERGAMINO (LEONARDO LELLI)
Cacao:  SUR DEL LAGO CLASIFICADO (DOMORI)

La potente aromaticità e la sciropposità del Sul De Minas moderatamente zuccherato, la morbida sensazione tattile del Sur Del Lago  ed i suoi aromi dolci ed intensi, si fondono splendidamente in un unico gusto amplificato e di grande potenza che stupisce e rimane a lungo presente.

 

ALLA TURCA

Caffé:   JAVA WIB LARGE BEAN (LEONARDO LELLI)

Cacao:  PAPUASIA (MAGLIO)

Un connubio eccellente ed esaltante: il Java alla turca è corposissimo e i fondi presenti lo rendono “terroso” mentre il Papuasia è fine, dolce e delicato ma molto presente.

Nel fondo del palato resta una nota burrosa, sulla lingua delle spiccate note vanigliate lasciate dal Papuasia, che si uniscono alla sciropposità cioccolatosa del Java, regalando una raffinata sensazione.

 

INFUSIONE

Caffé:   SIDAMO WASHED GR. 2 (LEONARDO LELLI)

Cacao:  ARRIBA (DOMORI)

Un’incontro semplicemente perfetto: gli aromi si amplificano a vicenda senza mai coprirsi.

E’ un impatto quasi emotivo, una fantastica aggressione sensoriale.
L’Arriba si spalma morbidamente sulla lingua con le sue note calde e dolci, il Sidamo la lascia pulita, pronta per una nuova emozionante sensazione.

Questo è tutto cari Amici, e se l’esperienza vi intriga…ma avete qualche dubbio su come preparare al meglio i Vostri caffè nei vari metodi, non disperate:  il prossimo post lo dedicheremo proprio ad alcuni metodi di estrazione del caffè, che esulano dalla comune amata/odiata mokina di casa.

 

Les liaisons dangereuses (Le relazioni pericolose)

Cari Amici di Godocoldolce,

il terzo appuntamento con la rubrica “Il tempo di una tazzina” e come promesso il post viene dedicato alle relazioni pericolose (pericolosamente golose, ovviamente) tra caffè e squisite dolcezze.

Chi scrive si occupa di caffè, e nel nostro locale (AROMA) il caffè è una base straordinaria per gli abbinamenti con creme e dolcezze, spezie e cioccolato.

Ecco per voi Amici di Godo  una carrellata che può essere un valido spunto per passare momenti gioiosi in compagnia di una tazzina di caffè, per deliziare i vostri ospiti o, semplicemente per il piacere del tutto voyeuristico di assaporarle virtualmente 😉

Continua a leggere…

Cara moka, se non ti amassi tanto…ti odierei!

Puntuale, esattamente un mese dopo, torna il secondo appuntamento con Aroma, che scrive preziosi accorgimenti per ritrovare “la qualità perduta del caffè” fatto in casa!

Carissimi amici di Godocoldolce, fate per caso parte anche Voi di quel gruppo di Italiani inguaribilmente innamorati ma anche angosciati dalla moka di casa? Sì, quell’attrezzo solo apparentemente rassicurante, che continua a darvi caffè “così così” o, nei casi più “gravi”, tazzine di veleno puro che  parenti e ospiti scansano come la peste al grido di: “uuuuhh, si è fatto veramente  tardi…adesso dobbiamo proprio scappare…” (appunto, scappare). Succede anche a voi che alla vostra proposta “Posso offrirle almeno un caffè?” perfino il Parroco in benedizione Pasquale (sant’uomo…) fugge a sottane levate (non prima di aver tentato un’esorcismo lampo).

Su, confessatelo apertamente, fate outing: sperimentate riti da “macumba”????

Fate i “tre buchini”, le “montagnette”… e altre inconfessabili manovre al limite della scaramanzia pura… NON SERVE A NIENTE?

Coraggio, non perdete le speranze, si può ancora fare qualcosa: noi di AROMA, che abbiamo il pallino del caffè, siamo ben lieti di condividere con voi  il nostro know-how per estrarre dalla vostra amata/odiata moka il meglio che ha da darvi…e magari fare anche un figurone!

Cominciamo a mettere da parte leggende metropolitane e a sfatare luoghi comuni: preparare un buon caffè è come preparare una torta – dovete seguire le istruzioni, usare ottime materie prime e ottimi strumenti, dosare il calore e rispettare i tempi. Coraggio, il risultato vi ricompenserà!

Partiamo dai fondamentali: la pulizia e la manutenzione della moka.

La moka va pulita sempre dopo ogni uso con semplice acqua calda e spugna morbida (niente detersivi profumati!!) e in nessun caso i fondi vanno lasciati all’interno: sarebbe come lasciare del sugo sul fondo della pentola dopo aver condito la pasta…e cuocerci la pasta la volta dopo…

Controllate molto bene l’interno del serbatoio in cui mettete l’acqua (abbiamo visto moka con stalagmiti di calcare). Mettete acqua e limone o acqua e aceto sul fondo del serbatoio e lasciate agire (non usate anti calcare sintetici o troppo aggressivi, lasciano odori sgradevoli) sciacquate bene usando uno scovolino e asciugando con dello scottex.

Ricordate che la moka è un apparecchio a pressione, la guarnizione è un componente fondamentale: se è troppo vecchia, secca, inscurita, sicuramente non è più ermetica e il caffè fa molta fatica a “salire”. Cambiatela con una nuova, dopo averla lasciata a bagno una notte nell’acqua calda e lavata bene per farle perdere l’odore di gomma. Anche le altre componenti mobili, il filtro piatto e quello ad imbuto vanno sostituiti cogliendo l’occasione: in questo modo, dopo un paio di caffè “a perdere” per togliere odori di nuovo, la vostra “mokina” è come nuova.

Per quanto riguarda la procedura per fare il caffè ecco come operiamo noi:

  • Utilizzate solo acqua di qualità oligominerale naturale o comunque la stessa che bevete voi se l’acqua dell’acquedotto è di buona qualità: il caffèè composto prevalentemente di acqua…se sa di cloro…fate voi.
  • Riempite il serbatoio fino sotto la valvolina: non superatela, altrimenti il caffè si bagna d’acqua e ci sono grossi problemi a farlo salire una volta inzuppato.
  • Accomodate il caffè nel filtro morbidamente con il cucchiaino: non pressatelo, non fate strane “montagnette”o “buchetti”. La moka è un prodotto di ingegneria che ha a monte studi importanti da parte di tecnici. La quantità di caffè ottimale è semplicemente quella che è contenuta nel filtro, niente di più. Se il filtro è troppo pieno o troppo pressato il caffè salirà a fatica e solo dopo molto tempo o su una fiamma troppo forte: il caffè sarà bruciato, amarognolo e senza note aromatiche.
  • Pulite il bordo del filtro dalla polvere di caffè che potrebbe entrare il contatto con la guarnizione e chiudete bene la moka: come già sapete la tenuta della guarnizione è fondamentale, la polvere di caffè sul bordo si cuoce sulla guarnizione, rovinandola e impedendole di essere “a tenuta” = caffè bruciato o che non sale.
  • Mettetela sul fornello più piccolo a fuoco molto basso e fate salire il caffè lentamente per non bruciarlo. Spegnete la fiamma quando il caffè è arrivato a metà della caraffina di raccolta, lasciate ancora salire il caffè con il calore dolce residuo. Non preoccupatevi se resta un poco di acqua nel serbatoio alla fine: lo scopo non è quello di utilizzare tutta l’acqua ma di avere un caffè BUONO, non tanto e pessimo.
  • Ancora un piccolo ma importante suggerimento. Un “giro di cucchiaino” dentro alla caraffina della moka prima di servire nelle tazzine: il primo caffè è più denso, mentre l’ultimo leggermente meno – mescolare il caffè consente di servire un caffè più omogeneo nelle tazzine.

Se dopo aver adottato tutti gli accorgimenti il vostro caffè continua ad essere un problema… provate ad eliminare il problema cambiando caffè…

Provocazione a parte, valutate anche questo aspetto:  forse state acquistando dei caffè che non danno piacere al vostro palato, prodotti di buon prezzo ma che non possono avere l’attraenza di grandi caffè selezionati, di grandi provenienze e tostati con cura. Le cure possono non bastare: la materia prima è l’ingrediente “segreto” di tutti i grandi Chef.

Un prodotto di qualità trattato bene vi ricompenserà con il suo gusto, e con la sublime soddisfazione di sentirsi finalmente dire: “ma questo caffè è fantastico!

Se invece, per disperazione, siete passati alle comode capsuline colorate…continuate pure a giocare, ma non rinunciate al piacere di un caffè fatto con le vostre mani, almeno alla domenica o nei momenti di tranquillità.

Facendo un parallelo con il mondo del dolce: ben vengano le merendine golose, ma una sana e sacrosanta torta fatta con le proprie mani è tutt’altra soddisfazione.

A proposito, la prossima volta parleremo di dolci e caffè: abbinamenti cult e ricette a base di caffè per i vostri momenti GODURIOSI!

P.S. = Altre istruzioni per fare il caffè con la napoletana, con il pressofiltro, con il percolatore e l’espresso le potete trovare sul nostro sito www.ilpiaceredelcaffe.it, sezione IL GUSTO – I nostri consigli