AROMA estivo

Cari amici di Godo, dovete sapere che il caffè estratto con il pressofiltro, è adatto ad essere trasformato in caffè freddo. Otterremo infatti un caffè freddo profumato e molto aromatico, senza utilizzare troppo caffè e senza estrarre troppa caffeina, l’ideale per goderne più volte nella giornata.

caffè freddo speziato_foto AROMA

Preparatene quindi una bella caraffa facendo più estrazioni come vi abbiamo indicato precedentemente e tenetela al fresco in frigorifero. Potete raffreddarlo al naturale e aggiungere solo di volta in volta lo zucchero (utilizzate lo Zefiro, solubilissimo in un istante).

Se aggiungete un poco di polvere di cannella o di cardamomo alla polvere di caffè dentro l’infusiera, otterrete un raffinatissimo caffè speziato, con fantastiche note orientali, che potrete servire freschissimo e zuccherato in bicchieri di vetro decorati, accompagnato con dolcetti di pasta di mandorle.

 

Oppure potete mettere cubetti di ghiaccio in un bicchierone tipo tumbler, aggiungere due dita di latte di mandorla liquido (noi utilizziamo il latte di mandorla Maglio) e aggiungete il caffè freddo amaro. Mescolate come per un cocktail e gustatevi questa meraviglia dissetante e profumata.

caffè al latte di mandorla_foto AROMA

Non perdetevi nemmeno la versione latte macchiato freddo (che io adoro) con squisito latte fresco intero alta qualità, una macchia di caffè freddo, zucchero se volete, il tutto in maxi bicchierone o tazzona a spicchi, magari con una fantastica fetta di crostata fatta in casa e lasciata la notte in  frigorifero, per una colazione freschissima anti solleone, energetica e coccolosa.

Pesca al Martini

Ci sono delle cose che per me SONO L’ESTATE.

Una di queste è ciò che chiamo Pesca al Martini che in realtà è un frullato squisito di cui sono golosissimo.

La sua preparazione è semplicissima:
– mettete nel frullatore 2 o 3 pesche dolci (io uso le gialle di Montelabbate o pesche noci, sempre molto mature) sbucciate e in pezzi
– versate il Martini bianco a piacere (a seconda dei momenti, parto da 4 cucchiai come dose media)
– 3 cubetti di ghiaccio
– chi vuole può correggere con un po’ di miele

Il vostro bicchierone di Pesca al Martini pronta, capace, nelle giornate afose, di sostituire un pranzo, volendo.

Rimedi sfiziosi: la battaglia di Zama

Lieta di presentare un altro rimedio sfizioso per la conquista del fresco piacere, passo la parola a DiegoeGodi che rompe il ghiaccio con la frutta colorata.  

“La decisiva vittoria di Scipione su Annibale pone fine alla seconda guerra punica e consegna a Roma il predominio nel Mediterraneo!”.

Cristina Principale


Nonostante il caldo torrido, il dugongo è alla costante ricerca di dolciumi e golosità e il suo appetito non conosce ostacoli. Per non ricorrere al solito gelato oggi sperimentiamo una ghiacciolino bicolore per combattere l’ormai arcinoto Scipione, il caldo africano:

Sembra un processo lungo e laborioso ma in realtà c’è solo da aspettare che il freezer faccia il suo dovere.

Per prima cosa abbiamo messo del latte parzialmente scremato (ma si può utilizzare anche il latte intero) nelle forme per il ghiaccio riposte in freezer.

Nel frattempo abbiamo preparato un frullato con

una mela verde,

un kiwi,

un cucchiaio di zucchero bianco

e 150 ml di acqua.

Il composto ottenuto è stato versato nelle forme per i ghiaccioli e messo a congelare.

Avevamo a disposizione un utensile alquanto insolito: delle formine per preparare dei bicchierini di ghiaccio così da creare 2 gusti uno dentro l’altro. (Se avete le classiche forme da ghiacciolo si possono riempire per metà con il primo composto e poi con l’altro!)

Mentre il congelatore..congelava, ci siamo concessi un caffè freddo Annibale..in realtà la nostra è stata una tattica per chiedere al gentile barista di regalarci alcune palette in plastica – per mescolare il caffè – che sono diventate lo stecco dei nostri ghiaccioli.

Tornati a casa abbiamo preparato il secondo composto, frullando

una manciata di fragole,

un cucchiaino di zucchero,

qualche cubetto di latte congelato

e un sorso di latte liquido.

Così abbiamo versato un cucchiaio di frullato rosa all’interno del bicchierino verde.

Ancora in freezer per circa quaranta minuti, al termine dei quali abbiamo inserito le palette in plastica nei contenitori da riporre di nuovo al freddo per completare l’opera.

Come ci insegna la storia, Scipione non sarà sconfitto…ma sicuramente vale la pena provare a combatterlo!

Rimedi sfiziosi: Annibale, il caffè freddo fatto in casa

Una battaglia a cavallo tra la primavera e l’estate contro Scipione, il caldo africano!
Come prima strategia, l’utilizzo di ingredienti che crescono a queste temperature:  caffè, cacao e mandorle!

Ed ecco Annibale, il classico caffè freddo fatto in casa: non zuccherato con latte freddo e ghiaccio tritato – da mescolare come se vi steste sventolando – guarnito di cacao amaro e piccoli amaretti croccanti.

caffè freddo_fotografia Cristina Principale

Prossima soluzione ghiacciolini di frutta fresca, sempre handmade!

ad maiora

Gelatina di tarassaco su una sinfonia caprina

Una delizia infestante: gelatina di tarassaco su una sinfonia caprina.
Essere Godo Coldolce ha indubbiamente i suoi vantaggi. Infatti solo per merito di quest’aura, temo, un amico da tempo mi diceva: “ti devo portare da Beltrami, ti devo portare da Beltrami…”

Beltrami è un personaggio mitologico, metà filosofo e metà Noè che dedica la sua vita al recupero e alla conservazione-trasmissione dei saperi legati alla terra (lui la chiama RETROINNOVAZIONE) supportato in questo dalla moglie e dalla figlia Cristiana. E poi si dedica ai suoi pecorini e ad allevare capre e curare le sue produzioni straordinarie. Fra tre anni la sua bottega-feudo, a Cartoceto, prima collina nell’interno pesarese, festeggerà i 100 anni e a vederlo e sentirlo parlare si ha l’impressione che lui fosse già lì, all’apertura. Con le stesse rughe piene di racconti.
Quello del mio amico è stato insomma un vero regalo anche se avevo visitato il personaggio mitologico una ventina d’anni fa (era identico a oggi e a 100 anni fa).

Ma questa volta è stato meglio: una degustazione in bottega a bottega appena chiusa. Con una grandinata di sciccherie – come li chiamate voi tre caprini in fila diversamente aromatizzati? E i vincisgrassi dal sapore ancestrale? Meglio che passi direttamente al dulcis in fundo.

Se tanto mi da tanto mi aspettavo una meraviglia, ma cosa?

Ta-ta-ta-tàààà!

Ricotta di capra con gelatina di tarassaco… Dopo la prima porzione, decisamente insufficiente per la mia gola, ho cominciato a guardarmi intorno individuando un potenziale bis. Colpito e affondato. Poi sapete, non c’è due senza tre. La saggezza popolare è importante. Fatto.
Infine la generosa Cristiana Beltrami si è trovata sul vassoio una coppetta superstite.
E poker sia!

gastronomia BeltramiRicetta per preparare la ricotta di capra con gelatina di tarassaco:

Prendete l’auto e recatevi a Cartoceto a comprare la ricotta di capra di Beltrami. Già che ci siete raccogliete dei fiori di tarassaco (detto anche piscialetto) pianta infestante molto comune nelle campagne italiane.

Una volta a casa, per la preparazione della gelatina con cui guarnire la ricotta caprina procedete come segue:

Ingredienti:

Per 400 fiori di tarassaco
2 l. di acqua
400 gr di zucchero
2 limoni biologici tagliati in grossi pezzi
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
1/2 cucchiaino di cannella in polvere
4 gr di agar agar

Preparazione:

tagliate più possibile lo stelo dei fiori e metteteli ad asciugare in un punto ventilato per 48 ore evitando di sovrapporli. Una volta asciutti passateli sotto l’acqua corrente e fateli bollire per 25 minuti con l’acqua, i limoni tagliati a pezzi e le spezie. Quindi scolateli, schiacciate bene il prodotto per far uscire tutto il succo, e rimettete a bollire aggiungendo il fruttosio e l’agar agar per altri 25 minuti. Il risultato è un succo poco denso che col passare dei minuti tenderà ad addensarsi leggermente. Versate questo succo sulla vostra ricotta caprina.
Chiudete gli occhi mentre mettete in bocca il primo cucchiaio.
E godete.

Godocoldolce