Panettonata Olfattiva: mouillettes&posate

Naso&Gola, Mouillettes&Posate per un incontro gourmet multisensoriale tra profumi d’autore e dolci di pasticceria con in comune le materie prime che sprigionano le stesse fragranze. Ascoltare un profumo è come perdersi in un morso. Nuova e interessante l’esperienza per i gourmand amanti del gusto artigianale. Si scoprono affinità affascinanti alternando i due momenti con un mouillettes a mezzo centimetro dal naso per incamerare gli odori, e un posata all’ingresso della bocca per assaggiare e reincontrare gli stessi attraverso il palato. L’idea è di Luca Gritti, profumiere raffinato e del maestro pasticcere Francesco Elmi, proprietari entrambi di due negozi attigui nell’elegante via Castiglione a Bologna; un piccolo punto vendita della linea di profumi per la casa e la persona firmata Dr.Gritti e un’importante pasticceria dal nome Regina di Quadri.
Il 13 dicembre è avvenuto un incontro e uno scambio declinato sulle tre nuove eau de toilette White Line Gritti: vanilla, black currant e white almond – vaniglia, ribes nero e mandorla bianca – miscelati a spezie e odori ed abbinati alle proposte del pasticcere: un pandoro con crema di panna alla vaniglia Bourbon del Madagascar, un panettone all’amarena Fabbri con salsa a base di liquore di ribes nero e un panettone all’albicocca con salsa alle mandorle di Avola.

Pandoro con crema di panna alla vaniglia_fotografia Cristina Principale

Pandoro con crema di panna alla vaniglia_fotografia Cristina Principale

Panettone Elmi con lievito madre_fotografia Cristina Principale

Panettone Elmi con lievito madre_fotografia Cristina Principale

Nel negozio Gritti a poche settimane dall’apertura, tra le boccette di profumo elegantemente ordinate sugli espositori disegnati da Matteo Salocchi e i piattini da dolce marchiati Regina di Quadri, si è consumato il matrimonio tra l’olfatto e la gola con una Panettonata Olfattiva.
L’esperienza segue alla prima cena gusto-olfattiva dedicata a 6 profumi Dr.Gritti abbinati a sei portate di casamanu catering, sempre a Bologna durante lo Smell festival della scorsa primavera. Per questa seconda occasione attraverso  i consigli per la degustazione dei due creatori, assaggiare  dolci è diventato il modo per scoprire i prodotti per una eccellente profumazione del corpo. Con il  pasticcere Elmi, seguendo la magia silenziosa della lievitazione naturale e Luca Gritti, che si affida alle antiche ricette di famiglia e a nuove sperimentazioni, l’assaggio è stato completo, interpretando odori sognanti.

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Ad maiora

 

e con gli scones? Chutney di mele, uva e zenzero

LOGO in 3D di casamanu catering&food design

LOGO in 3D di casamanu catering&food design

..e con gli scones? Il chutney speziato di origine indiana, diffuso in Europa dal mondo anglosassone! Se ne possono preparare svariate versioni a base di frutta&verdura, dolci e salate, più o meno piccanti, più o meno saporite. In ogni caso il chutney si accompagna a cibi dal sapore neutro non molto deciso, insaporendo gustosamente.

 

Casamanu catering & food design propone una base di mele, uvetta e zenzero:

Per 700 grammi = 3 barattoli da circa 250 grammi

450 grammi di mele
200 grammi di uvetta
1 cucchiaio di zenzero fresco gratuggiato
200 grammi di zucchero di canna
1/2 cucchiaio di sale fino
300 ml di aceto di sidro o mele

Preparazione

– Sbucciare le mele, tagliandole in quattro parti ed eliminando i semi: Procedere tagliandole a rondelle sottili, unendole in un recipiente agli altri ingredienti.
– Lasciare riposare 1 ora, versare in un tegame a fondo spesso e portare a ebollizione mescolando delicatamente, avendo cura di far cuocere a fiamma bassa per circa 2 ore mescolando continuamente, finché il composto si addenserà.
– Fare riposare il chutney e metterlo in un barattolo da chiudere ermeticamente.

Profumatissimo!Ad maiora

Il Signor Panettone

La leggenda vuole – scrive “Il nuovo oracolo delle torte” Edizioni del Baldo 2012 – che il panettone sia nato dall’inventiva di Toni (Pan del Toni), uno sguattero di cucina ai tempi di Ludovico il Moro (Vigevano 1452 – Loches, Francia, 1508), che di propria iniziativa mescolò gli ingredienti rimasti in cucina per fare un dolce senza ricetta, salvando dalla cattiva sorte il capo-cuoco che aveva incautamente bruciato il dessert destinato a un importante banchetto del signore. Piacque così tanto che fu riproposto, pare, a tutti i banchetti successivi di Ludovico il Moro. Pane dolce.

Prepararlo in casa, senza robot da cucina, non è impresa facile, richiede tempo (circa 8 ore a intervalli), una spiccata manualità e dimestichezza con la lievitazione lunga, ma l’esercizio è molto appagante. Vale la pena provarci . L’impasto è fatto di ingredienti semplici.

Allora, prima di indossare il grembiule, procurarsi:

700 grammi di farina
250 di zucchero semolato
225 di burro
200 di uva sultanina
70 di cedro e arancia canditi
1 cucchiaio di miele
40 grammi di lievito di birra
3 uova
2 limoni
10 grammi di sale
e burro e farina per preparare lo stampo

Bene, queste le premesse!Di seguito il procedimento:

– Sciogliere il burro in acqua tiepida dolcificata con un cucchiaio di miele e impastare con i primi 100 grammi di farina. Incidere il panetto a croce, posto in una terrina infarinata, lasciandolo a lievitare per circa 20 minuti.
– Trascorso questo tempo, lavorare la pasta con altri 300 grammi di farina e un po’ di acqua tiepida, ripetendo l’operazione di incisione e riposo questa volta per circa 3 ore, lontano da correnti d’aria.
– Reidratare l’uvetta in altra acqua tiepida (con un cucchiaio di liquore aromatico), per poi, una volta strizzata, mescolarla alla frutta candita.
– Quando il panetto avrà raddoppiato il suo volume, si aggiungeranno all’impasto: i 300 grammi di farina rimanente, il burro (fuso a bagnomaria) e le uova (lavorate a crema con lo zucchero).
– Infine si grattugerà sulla pasta la scorza dei limoni, unendo 10 grammi di sale, diluendo con altra acqua tiepida, impastando per 10 minuti.
– Si completerà incorporando l’uvetta e i canditi lievemente infarinati.
– Lo stampo da panettone [dal diametro di 18 cm e l’altezza 10 cm, disponibile anche usa e getta] andrà rivestito di carta da forno da imburrare e infarinare, trasferendo l’impasto, che dovrebbe riempire circa metà dello spazio disponibile, lasciando lievitare ancora a forno spento finché non ne avrà colmato tutto il volume raggiungendone i bordi (il processo può durare 2-3 ore).
– A questo punto bisognerà fare un ulteriore taglio a croce sulla sommità, ponendo un tocchetto di burro al centro, cuocendo in forno preriscaldato (finalmente) a 180° per circa 50 minuti (al massimo 60′).

Per Il Signor Panettone casalingo, al posto dell’uvetta e dei canditi (che a molti non piacciono) si consigliano ingredienti come nocciole o mandorle tritate, gocce di cioccolato triplo gusto, amarene o creme d’accompagnamento, tra i più semplici. 

* Naturalmente nel tempo si sono moltiplicate le varianti dei ripieni. L’ industria dolciaria ne ha omologato il sapore (cosa distingue infatti tra i prodotti confezionati del supermercato un panettone da una colomba pasquale? I granelli di zucchero e le mandorle della copertura forse, null’altro.)
Però nel frattempo si sono diversificate le farciture con accostamenti strabilianti, assecondando le innumerevoli richieste del mercato.
Al contempo il dilagante interesse attuale per il lavoro artigianale di maestri pasticceri e fornai sta riportando in auge sapori antichi con esperimenti di qualità. C’è anche chi del panettone ne ha fatto un gusto gelato! Super.

Pasticceria Loison_casamanu catering_fotografia Cristina Principale

Pasticceria Loison_casamanu catering_fotografia Cristina Principale

Ad maiora

Dolci da fine pasto a casa(manu)

Vetrina Alessi_fotografie Cristina Principale GODO

Mantova è stata una dolce scoperta durante il Festival della Letteratura, oltre la Lettaratura;
tra vetrine di panifici e pasticcerie con frolle e sfoglie ripiene, Anelli di Monaco in tutte le dimensioni, sbrisolone e pasticcini eleganti. Ma la vetrina top nel sabato clou del Festival era quella del negozio Agape 29A con gli oggetti per la pasticceria di Alessi disegnati da Matali Crasset! La collezione “Essentiel de pâtisserie” si basa sui 3 strumenti indispensabili al pasticciere (la bacinella Cul-de-poule, la Frusta e la Spatola) e un piatto per il servizio della torta.

Quando il design incontra il sapore, si potrebbe dire, materiali e colori esaltano anche la più piccola delle torte. Così durante il cocktail curato da casamanu catering & food design in casa Agape, tra i sorbetti in bianco e nero (limone e liquirizia), spiedini di melone e basilico e vassoi di fragole, svettava una tortina glassata al cioccolato sull’alzatina sospesa firmata Crasset, tra uova e sacchetti di zucchero. Nessuno degli ospiti si è azzardato a chiedere di poter assaggiare la tortina, ma Godo ha chiesto a Manuela di casamanu.it la ricetta della sua variante per realizzare in casa una delizia così!

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Per circa 8 mini torte glassate al cioccolatoVetrina Alessi_evento 7 settembre_fotografie Cristina Principale GODO

300 grammi di cioccolato fondente a pezzetti
250 grammi di burro
100 di mandorle tritate
150 grammi di farina
5 uova
4 cucchiai di zucchero
1 bustina di lievito
e cigliegine caramellate

Per glassa

altri 160 grammi di cioccolato fondente a pezzetti
e 130 ml di panna fresca

*

– Far sciogliere in microonde (o in un pentolino a fiamma bassa) il cioccolato e il burro e amalgamare per ottenere una crema omogenea.
– Lavorare le uova con lo zucchero ed ottenere una miscela spumosa.
– Unire le mandorle, la farina, il lievito e la crema al cioccolato e versare il composto in 8 stampi monoporzione per mini torte a cilindro oppure in una teglia con cerniera imburrata da cui a fine cottura, in forno 180 gradi per 45 minuti, tagliare la torta con un coppapasta in 8 parti uguali, rifilando i bordi con un coltello.

Continuando con la glassa..
– Scaldare la panna in un pentolino, unire il cioccolato e mescolare finché il composto non diventa omogeneo, versare sulla superficie della torta, decorare con qualche ciliegina caramellata.

Ad maiora

Pesche miracolose

Un incontro caldo e prelibato quello tra la morbidezza della polpa della pesche cotte al forno e la croccantezza degli amaretti sbriciolati in un manage a trois con le mandorle in granella e il cacao!

"Pesche miracolose" di casamanu catering & food design

“Pesche miracolose” di casamanu catering & food design

Manu di casamanu catering & food design ci ha raccontato come si combinano gli ingredienti per raggiungere il piacere!

  • Lavare le pesche e tagliarle a metà, avendo cura di togliere il nocciolo, scavandole delicatamente per dare più profondità all’incavo
  • Mescolare la polpa scavata con amaretti sminuzzati (per 4 pesche 70 gr di amaretti, una manciata di mandorle tritate, 1 tuorlo e 2 cucchiai di zucchero)
  • Farcire le peche scavate con il composto di cui sopra, bagnare con 1/2 bicchiere di vino (moscato o dolce) e cospargere con altri 2 cucchiai di zucchero  e qualche pezzetto di burro
  • Infornare a 200 gradi per 20 minuti
  • Fare raffreddare e cospargere di cacao

E come dice sempre Davide Paolini in chiusura ai suoi appunti gastronomici: Non plus ultra!

Grazie Manu!

Ad maiora