Ah Perù!

DEGUSTAZIONE DI DOLCI TIPICI PERUVIANI (a Bologna, prima che DiegoeGodi partisse per il Perù!)

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Alcune volte non serve spostarsi di molto per assaggiare dei dolci, nuovi per i nostri palati ma tradizionali per altri. In questo caso abbiamo fatto solo pochi passi e ci siamo immersi nel mondo della gastronomia peruviana grazie a Monica del Mercato Latino a Bologna che qualche mese fa ha creato questo evento di degustazione per i suoi amici e connazionali ma anche per le nostre papille curiose.
I dolci che Monica ha preparato sono: MAZAMORRA MORADA, ARROZ CON LECHE, CHAMPÙS, tre dolci da servire caldi pertanto tipici del periodo invernale.
L’ARROZ CON LECHE non è altro che riso cotto nel latte, si usa anche da noi in Italia per la preparazione dei dolci a base di riso, viene aromatizzato con spezie a seconda del gusto: cannella, limone, vaniglia, chiodi di garofano.
La MAZAMORRA MORADA è una bevanda densa oppure un budino liquido che viene preparato a partire da una varietà di mais praticamente sconosciuta in Europa: il mais morado. Questo mais dal bellissimo e intenso colore viola viene fatto bollire in acqua con scorze di ananas e mela cotogna, cannella e chiodi di garofano. A questo punto si può procedere in due modi: o viene lasciato raffreddare e in seguito si aggiungono zucchero e limone per trasformarlo in una bevanda fresca e dissetante (la chicha morada), oppure si aggiungono zucchero e un addensante come la maizena o il chuño (che è patata liofilizzata o disidratata) e si serve caldo.

Mais morado_fotografia DiegoeGodi

Mais morado_fotografia DiegoeGodi

Il CHAMPÙS è anch’esso una bevanda densa o un budino liquido a base di farina di mais mote e frutta. La frutta viene preparata e tagliata a pezzi e inserita in questo composto dolcificato con panela e aromatizzato con cannella e chiodi di garofano. Si possono aggiungere vari tipi di frutta: Lulo (Solanum Quitoense), Guanabana (Annona Muricata), mela, mela cotogna, ananas.

CHAMPÙS_fotografia DiegoeGodi

CHAMPÙS_fotografia DiegoeGodi

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Meringa Allegra©

Godo Coldolce in persona la chiamerebbe Meringa Allegra©, a lui piace moltissimo!La sua descrizione della meringa con la panna è una pagina indimenticabile di questo sito e un consiglio indispensabile!

La meringa glassata di Cesare Marretti_fotografia Cristina Principale

La meringa glassata di Cesare Marretti_fotografia Cristina Principale

Questa invece è un’ottima versione di Cesare Marretti – a cui sono molto affezionata – glassata al cioccolato e trionfante sugli altri compagni del piatto. Dopo l’ultima volta a cena nel suo ristorante di Bologna, ho cercato e trovato una ricetta super.. che racchiude tutti questi elementi, panna e frutta compresa!

Per la meringa

4 albumi

100 grammi di zucchero semolato

100 di zucchero a velo

 

 

 

 

Mescolare lo zucchero a velo con quello semolato. Montare  a neve gli albumi lasciando cadere a pioggia, gradualmente la miscela di zucchero. Quando la “fiocca” sarà lucida e ben ferma la si potrà versare in una tasca da pasticcere. Si procederà imburrando un foglio di carta da forno dove appoggiare le piccole spirali (compatte) ottenute con il beccuccio della sacca della grandezza preferita. Andranno lasciate riposare circa un quarto d’ora prima della cottura: 1 ora e 1/2 nel forno caldo a 100° gradi, lasciando lo sportello semiaperto.

Attenzione!!! Il nostro esperto DiegoeGodi invita a desistere dal tentativo di cuocere la meringa in casa qualora non si disponga di un adeguato forno elettrico!

Per la glassa:

80 grammi di zucchero a velo

2 cucchiai di cacao amaro in polvere

4 cucchiai di caffè tiepido

Per la crema

6 tuorli

100 grammi di mascarpone

80 grammi di zucchero di canna

1,5 dl di marsala

50 ml di panna fresca

Lavorare i tuorli insieme allo zucchero di canna fino a ottenere una crema chiara e spumosa, quindi diluirla aggiungendo a filo il marsala. Scaldare a bagnomaria fino a quando il composto avrà raddoppiato il volume iniziale, lasciandolo poi raffreddare. In una terrina ammorbidire il mascarpone con una spatola e unirlo alla panna; diluire con la crema cotte a bagnomaria e mescolare per amalgamare gli ingredienti.

Per la farcia

Frutta mista a scelta (consigliate la papaia – 2 – il mango – altri 2 – e ciliegie, circa 30)
e 50 ml di panna fresca

Lasciare riposare le meringhe in frigorifero per almeno 3 ore, glassarle e appoggiarle su qualche cucchiaio di crema e accompagnate dalla polpa della frutta fresca e da ciuffi di panna montata!

Suggerimento: per tagliare la meringa utilizzare un coltello seghettato affilato e unto con qualche goccia di olio di mandorle.

Ad maiora

Mini torte imperfette

A proposito di Sugar Art & Cake Design, ho tratto la ricetta di Ezio Redolfi per la sponge cake e qualche consiglio su come modellare e decorare, dal primo libro di Maison Madeleine “Cake pops e mini torte – Trucchi, tecniche e ricette per irresistibili dolcetti golosi”.

Il mio risultato segue l’estetica del wabi e sabi, le mini torte sono imperfette, di una bellezza “impermanente e incompleta”, ma mi hanno molto divertita. Per un degno cake design bisogna contare su attrezzi di qualità a partire dagli stampini da forno per finire con elementi decorativi particolari, non basta la pasta di zucchero!

Anche se..

Per 1/2 kg di sponge cake (circa 12 porzioni)

175 grammi do farina bianca
3 uova
125 grammi di zucchero
125 di burro morbido
5 grammi di lievito

Montare il burro finché diventerà spumoso. Aggiungere lo zucchero, montare ancora, e le uova!

Il pasticcere Redolfi dice di non preoccuparsi se il burro dovesse dividersi, perché aggiungendo la farina, setacciata con il lievito, si ricomporrà perfettamente!

All’impasto di queste mini torte ho di mia iniziativa aggiunto qualche goccia di aroma alla vaniglia, uvetta, mandorle e nocciole prima della cottura a 180° per 30 minuti.

Ho lasciato che si raffreddassero per poi farcirle, alcune con la crema di nocciole altre con la confettura di fragole (preparata da DiegoeGodi).

Poi è arrivato l’elemento di novità: la pasta di zucchero colorata. Ne ho scelta una già pronta da 300 grammi, per iniziare! Ho spolverizzato il piano di lavoro con lo zucchero a velo (ingrediente principe della pasticceria!), ho modellato la pasta, tra le mani e con il mattarello in plastica antiaderente, e ho approntato delle forme, malgrado i miei ancora pochissimi strumenti, che valorizzassero le tortine. Le ho appoggiate con un’altro sottile velo di confettura e..ho creduto di stupirmi!

Ad maiora

Crostatine di fichi e ricotta

Uno dei miei abbinamenti preferiti è fra i fichi e la ricotta.

Oggi con Cristina abbiamo pensato di proporre ai nostri ospiti delle crostatine.
Nonostante siano state addentate ancora calde, sembra che tutti le abbiano gradite, pertanto posto subito la ricetta:

Per la pasta frollaCrostatine di fichi e ricotta_fotografie Cristina Principale

300 g di farina

150 g di zucchero di canna

150 g di burro

1 uovo

1 pizzico di sale

cannella q.b (io preferisco la corteccia da tagliuzzare finemente).per crostatine di fichi e ricotta_fotografie Cristina Principale

Per il ripieno:

250 g di ricotta

30 g di zucchero di canna

1 uovo

confettura di fichi (io ho usato quella che ho preparato l’estate scorsa con i fichi del mio albero…)

e granella di mandorle.

per crostatine di fichi e ricotta_fotografie Cristina PrincipalePreparare la pasta frolla mescolando velocemente tutti gli ingredienti e farla riposare mezz’ora in frigo avvolta dalla pellicola per alimenti.

Nel frattempo preparare il ripieno mescolando la ricotta, l’uovo e lo zucchero fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea.

Stendere la pasta frolla, tagliarla con un coppapasta in piccoli dischetti da adagiare in piccoli stampi imburrati e infarinati, disporre la crema di ricotta sul fondo, dopo averlo accuratamente bucherellato con i rebbi di un forchetta.

Per la marmellata di fichi si può optare fra due varianti:

-scaldarla in un pentolino a bagnomaria così da farla diventare fluida da versare sulla ricotta fino a coprire tutta le crostatine,
oppure

-si può (come ho fatto io) versarla a cucchiaiate in modo da lasciare alcune parti scoperte.

Con una spolverata di granella di mandorle le crostatine saranno pronte per essere infornate a 180° per 40-45 minuti.per crostatine di fichi e ricotta_fotografie Cristina Principale

Il mio consiglio è di mangiarle ben fredde e croccanti ma se siete voraci e/o avete fretta, come i nostri ospiti, le apprezzerete anche tiepide!

DiegoeGodi per BB&D

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Godocoldolce staff e redazione

Qualcuno sostiene che i cani somigliano ai loro padroni. Forse. Su quella falsariga io sostengo che le nostre paste e dolci preferiti ci somiglino. O, col tempo, siamo noi a somigliare loro?

Andrea Marzi

Art director, copywriter e goloso, ha creato numerosi siti di varia natura fra cui Radio Pereira e Godocoldolce.

Qualcuno sostiene che i cani somigliano ai loro padroni. Forse. Su quella falsariga io sostengo che le nostre paste e dolci preferiti ci somiglino. O, col tempo, siamo noi a somigliare loro?

Cristina Principale

Golosa dal 1984. Fotografa, e-writer, storica dell’arte. Lavora nell’editoria, dedita al teatro e alla cucina.

Qualcuno sostiene che i cani somigliano ai loro padroni. Forse. Su quella falsariga io sostengo che le nostre paste e dolci preferiti ci somiglino. O, col tempo, siamo noi a somigliare loro?

Vanny Rosso

Web master e goloso, ha realizzato e curato numerosi siti, sempre con professionalità.

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Godo Coldolce: godo@godocoldolce.it
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