Lโidea per questa disquisizione nasce da un pasto in compagnia di due splendidi amici che conducono una sorta di piccola battaglia contro il prezzemolo e lo zucchero a velo. Il prezzemolo si abbina ad ogni piatto, sta bene dappertutto? No. Personaleย e modestissimo parere di tre commensali riuniti una domenica qualunque in un ristorante bolognese. Nel vastissimo mondo dei dolci il prezzemolo รจ facilmente identificabile con loย zucchero a velo, ma vorrei prima spezzare una lancia in favore del suo utilizzo:
Si riesce ad immaginare un canestrello senza lo zucchero a velo?
In questo caso la presenza dello zucchero รจ fondamentale altrimenti cosa si addenta? Un a-canestrello o un alfa-canestrello: un canestrello privato di qualcosa.ย Ma quando ci sediamo in un ristorante e a fine pasto ordiniamo una semplicissima (ma assolutamente non banale) panna cotta al caramello, รจ proprio necessario che arrivi cosparsa o meglio seppellita da una coltre di zucchero a velo? Si puรฒ parlare di alfa-pannacotta??? No. Lo zucchero a velo non sta bene dappertutto.ย Per questo motivo oggi proponiamo una ricetta semplicissima che prevede lโuso del canestrello con il suo inseparabile zucchero a velo (ma non il prezzemolo). Li abbiamo chiamatiย โCanestrelli Pollockโย in onore del maestro fondatore della tecnica del โdrippingโ, che consiste nel versare gocce di colore sulla tela invece di utilizzare il pennello.
Gli ingredienti sono:
canestrelli
cioccolato bianco
cioccolato fondente
frutta secca
Disporre i canestrelli su un vassoio. Sciogliere i due tipi di cioccolato a bagnomaria separatamente. Immergere la frutta secca nel cioccolato fuso e disporla nel centro del canestrello. Riempire due sac ร poche con il cioccolato fuso da far gocciolare sui canestrelli. E prima che il cioccolato si indurisca del tutto si spolverino i biscotti con granella di pistacchio. Lasciar raffreddare e servire.
Zucchero raffinato al 97%, amido di mais 3% aromatizzato con vanillina purissima, conservare in luogo asciutto, da consumare preferibilmente.. su ogni pasticcino e su torte morbide per rendere il morso speciale.
Anche solo il nome รจ magico, lo farei piovere addirittura sul cappuccino!
รจ la cucina il regno della “mia” regina cuoca, i mestoli sporchi di impasto, il cioccolato a bagnomaria, una ricottina mezza aperta, albume spiaggiato sul tavolo bianco vicino a un guscio ritorto. L’aria รจ calda, i profumi sono alti e quasi portatori di una primavera dolce. E’ la mia campanella, le ghiandole salivari iniziano a lavorare, ahimรจ so giร che non resisterรฒ.
Sono sul tavolo, il caffรจ fuma dalla tazza, l’acqua ha preparato la bocca e i denti sono pronti a lavorare. Chiudo gli occhi.
Ho gustato, ancora sto gustando, la lingua cerca gli ultimi sapori. Riapro gli occhi e la “mia” regina sorride, mi schernisce.
Vado a letto, la lavatrice rumoreggia nelle sue volte.
Ha ragione lei, fa sempre ridere una maglietta arancione cosparsa di zucchero bianco ad altezza ombelico.
Il tovagliolo almeno ha preservato i jeans.